Un
punzone degli argentieri di Oristano è stato scelto dalla Consulta
provinciale degli studenti di Oristano come proprio stemma.
Il marchio compare in una croce astile (croce su asta) della parrocchia
di Milis, che risale agli anni a cavallo tra quattrocento e cinquecento
(R. DELOGU, Antichi marchi degli argentieri sardi, "Studi Sardi",
VII, 1947, p.193).
Sin dal 1331 Oristano, in forza di un privilegio, si dovette dotare
di un proprio punzone per marchiare l'argento prodotto nelle miniere
della zona del guspinese per evitare le falsificazioni.
Il marchi presenta su due linee la scritta AR/BOR (ensis civitas), ossia
"città arborense", Oristano.
Capitale del regno di Arborea sin dal 1070, Oristano aveva raffigurato
nel proprio stemma uno stagno dorato (Oristano, Aureum Stagnum):questo
fu sostituito con il vessillo d'Arborea "arbor", fin dall'origine
un albero diradicato, nel simbolo quasi uno stemma parlante.
L'albero d'argento riunisce così, nella sua simbologia, il nome
del regno medievale e la risorsa mineraria tanto importante per l'economia
del regno, come dimostra la documentazione che risale al XII secolo.
Lo stemma, dunque, ben si adatta alla Consulta studentesca che fonda
sulle memorie storiche la forza demiurgica dei costruttori del futuro.
Raimondo
Zucca |
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Si grazie
Agenda
memorandum realizzata in collaborazione con i componenti della Consulta
(Marco Dessì, Roberta Puppin, Roberta Turnu, Raffaele Zedda).
- Coordinatori Salvatore Ferraro, Virginia Tatti) |