È
opinione diffusa (non solo tra gli studenti ma anche tra gli insegnanti!)
che le assemblee siano solo una perdita di tempo o unoccasione
per sfuggire alle interrogazioni o fare un giorno di vacanza, a giudicare
dalle folle di studenti che riempiono le strade e le piazze della città
nei giorni che coincidono con qualche assemblea di istituto.
In realtà le assemblee costituiscono per voi studenti non solo
momenti importanti di partecipazione e gestione della vita scolastica,
ma anche occasioni per conoscere meglio i compagni, discutere i temi
della scuola e ampliare i vostri interessi.
Affinché le assemblee funzionino è importante però
che vengano organizzate e dirette nel modo giusto, per questo oltre
alle norme che le regolano vogliamo darvi anche qualche suggerimento
che potrà esservi utile.
Le assemblee
possono essere:
· di classe
· di istituto.
A richiesta
degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate
per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario o di
lavoro di gruppo.
AllAssemblea di classe o di Istituto possono partecipare gli insegnanti
che lo desiderino.
L'ASSEMBLEA DI CLASSE
Quando si può svolgere?
una volta al mese, escluso lultimo mese di scuola (maggio)
e può durare 1 o 2 ore.
A chi
deve essere richiesta?
· al preside con apposito modulo consegnato dalla
segreteria;
· il modulo va compilato e consegnato 5 giorni prima e
deve contenere (vedi facsimile):
· ordine del giorno;
· firma dei delegati;
· firma del docente di cui si chiede lora
· firma del preside per autorizzazione
L'ASSEMBLEA
D'ISTITUTO
Di
che cosa si può discutere?
· dei problemi della classe;
· di argomenti vari (viaggi distruzione, temi di attualità,
etc.).
Come
può essere organizzata?
In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei
locali lassemblea può essere organizzata per:
· biennio e triennio;
· per sezioni (in verticale dalla prima alla quinta);
· per classi ( tutte le prime, tutte le seconde ...);
· per indirizzo.
Quando
si può svolgere?
· una volta al mese nel limite delle ore di lezione di una giornata.
· non può essere tenuta sempre lo stesso giorno
della settimana durante lanno scolastico;
· può svolgersi fuori dallorario delle lezioni
subordinatamente alla disponibilità dei locali.
Chi
partecipa?
· oltre agli studenti può essere richiesta la partecipazione
di
esperti indicati dagli studenti unitamente agli argomenti
da inserire nellordine del giorno. Tale partecipazione deve
essere autorizzata dal consiglio distituto;
· chi non partecipa allassemblea segue le lezioni regolari.
Come
si convoca?
· su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco
distituto o su richiesta del 10% degli studenti;
· la data di convocazione e lordine del giorno devono
essere presentati preventivamente al Preside.
Come
deve essere richiesta?
· con apposito modulo consegnato dalla segreteria
contenente lordine del giorno e le firme dei richiedenti
5 giorni prima della data prevista.
Chi
la autorizza?
· il preside, che ha il potere di intervenire nel caso di
violazione del regolamento o quando abbia constatato
limpossibilità di uno svolgimento ordinato dellassemblea.
Da quali
norme è regolata?
· da un regolamento approvato dalla stessa Assemblea
ed inviato in visione al Consiglio dIstituto.
Chi
garantisce il rispetto del regolamento?
· il Comitato Studentesco, ove sia stato costituito,
o il presidente eletto dallassemblea.
Come
si organizza unassemblea?
Latteggiamento
dei partecipanti verso unassemblea è molto importante per
far si che essa diventi un modo costruttivo e democratico per prendere
delle decisioni. Le assemblee sono di solito un mezzo per ottenere uno
scopo: raramente sono uno scopo di per sé, è bene che
questo sia chiaro a tutti i partecipanti.
Se non si sa esattamente cosa si deve decidere, non si riesce a partecipare
positivamente perciò quando si organizza occorre:
· individuare lobiettivo con precisione;
· stendere una scaletta dettagliata degli argomenti previsti
e distribuirla a tutti gli studenti due o tre giorni
prima dellassemblea;
· individuare gli eventuali esperti da invitare e concordare
possibilmente il tipo di interventi tenendo presente
che un linguaggio troppo tecnico può risultare faticoso
da seguire;
· definire i tempi: giorno, ora, durata
Come
si dovrebbe svolgere?
Talvolta le assemblee si svolgono in modo caotico o si sciolgono dopo
mezzora senza alcun risultato apprezzabile perché nessuno è
stato scelto a presiederle e a far rispettare i tempi.
Per far sì che lo svolgimento proceda in modo ordinato si dovrà:
· individuare chi si assume il ruolo di conduttore dellassemblea,
che introduca, dia la parola, stimoli la discussione (tener presente
che chi conduce deve essere allaltezza del compito e deve avere
polso fermo per evitare che la discussione degeneri);
· individuare un gruppo che si faccia carico del servizio
dordine con il compito di:
·· far entrare gli studenti e farli sistemare negli spazi
destinati in
modo tale da creare corridoi per raggiungere facilmente sia i
microfoni sia luscita;
· controllare che, durante lo svolgimento dellassemblea,
allesterno non ci sia confusione.
Per un
buon funzionamento dellassemblea occorre curare anche gli aspetti
logistici e cioè:
· verificare che il locale destinato allassemblea sia in
ordine:
· assicurarsi che i microfoni o altre apparecchiature necessarie
funzionino ed eventualmente chiedere la collaborazione del
personale tecnico della scuola;
· affiggere allingresso in modo visibile lordine
del giorno.
Chi
conduce la riunione dovrà:
·
nominare un segretario che stenda il verbale;
· attenersi allordine del giorno;
· invitare i partecipanti ad esprimere le proprie opinioni
incoraggiando i punti di vista: Lidea di Carlo sembra buona,
che ne pensano gli altri?;
· dare la parola a uno studente per volta e controllare i tempi
di ogni intervento in modo che ci sia spazio per tutti;
· ricondurre la discussione ai suoi obiettivi qualora si esca
di rotta: Cerchiamo di ricordare perché siamo qui
Non è il
caso di perdere tempo su questo argomento;
· gestire comportamenti turbolenti che possono trasformare
lassemblea in rissa E se risolvessimo la questione con una
votazione? oppure di fronte a interventi polemici e di
disaccordo Certo, il problema esiste, ma tu quale soluzione
proponi?;
concludere la discussione con un riassunto adeguato
in modo che sia ben chiaro quanto è stato deciso.
Perché
è importante stendere il verbale?
Verbalizzare unassemblea è unoperazione fondamentale.
In unassemblea (di classe o di istituto) di solito si discute,
ci si confronta, si prendono decisioni più o meno importanti
.
Senza prove scritte ci si muoverà solo per sentito dire o a memoria,
soluzioni entrambe inaffidabili. E giusto, quindi, che quanto
discusso e deciso in assemblea debba essere documentato da uno scritto:
il verbale appunto.
Come
si compila un verbale?
La scuola fornisce di solito uno stampato (vedi facsimile) per i verbali
delle varie assemblee e ciò facilita il compito del segretario.
Poiché il verbale rappresenta la documentazione di quanto è
stato discusso e deciso, deve essere prima di tutto completo, esatto
e sintetico. Pertanto è indispensabile che il segretario durante
le varie fasi della discussione prenda appunti.
Non è necessario scrivere tutto, parola per parola: è
consigliabile ascoltare attentamente quanto viene detto e annotare solo
le frasi più significative (la persona scelta come segretario
deve saper ascoltare e soprattutto sintetizzare i discorsi) insieme
con il nome di chi parla. Una volta conclusa la riunione (è meglio
non far passare troppo tempo) gli appunti devono essere ordinati nel
verbale.
Nella stesura non è necessario riportare tutti gli interventi:
per esempio quando più persone esprimono lo stesso parere basterà
riportarlo una volta scrivendo poi i nomi di chi la pensa allo stesso
modo.
Lo stile deve essere il più possibile obiettivo e perciò
si consiglia di:
· usare il discorso indiretto utilizzando preferibilmente il
passato prossimo (es. Mario Rossi ha detto...., Paolo Bianchi
ha ribadito che...., E stato deciso...);
· evitare di aggiungere opinioni personali;
· sottolineare o indicare in grassetto le azioni da intraprendere
in seguito alle decisioni prese.
Bisogna
ricordare che il verbale non è fine a se stesso: serve da traccia
per le cose da fare, qualsiasi forma assuma, il suo unico scopo è
fare in modo che nessuno possa tirare fuori la scusa di non sapere cosa
è stato detto o deciso.
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